Il sessismo nella lingua italiana. Trent’anni dopo Alma Sabatini.

Ora teoricamente si dovrebbe declinare tutto al femminile, anche sulla stampa: persino l’Accademia della Crusca l’ha accettato, eppure la gente non lo sa, c’è una tenacia sciocca a resistere. Una cosa è il sapere culturale, altra cosa è la sensazione: posso capire e accettare che ci sia la sensazione che una determinata parola sia sgradevole (penso alle molte amiche che non desiderano essere chiamate “avvocate”, anche se siamo abituati a dire “avvocata nostra” nelle preghiere), ma occorre convincersi che è ridicolo dire “il ministro è in sala parto” o “il ministro si sta facendo le unghie”.

Era ed è difficile far capire l’importanza del linguaggio di genere, ma non per questo bisogna rinunciare; al contrario, bisogna continuare a parlarne, bisogna intervenire, per esempio su Facebook. E spero che questo lavoro contribuisca a diffondere e a far capire. (Elena Marinucci)

16,00

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Dettagli titolo

Formato

Ebook, Libro

ISBN libro

978-88-97604-67-9

Pagine

254

Pubblicazione

2020

Autore

AA.VV. Grammatiche della società

AA.VV. Grammatiche della società

Grammatiche della società è un viaggio volto a indagare i modi in cui gli individui costruiscono la propria rappresentazione della realtà in funzione della società in cui vivono e delle lingue e dei linguaggi che consentono loro di stabilire delle relazioni. Particolare attenzione, per via delle ricadute sulla rappresentazione che ciascuna persona ha di sé, sarà data al ruolo esercitato dalla categoria insieme cognitiva e linguistica del genere, della quale negli ultimi anni si parla in modo distorto. Contribuiscono al dibattito di ciascun volume professionisti e professioniste provenienti dal mondo della ricerca,
dal terzo settore.

La lingua non è né neutra né neutrale, soprattutto dal punto di vista del genere. Può creare, accentuare o conservare discriminazioni che finora hanno colpito soprattutto le donne. Quel che è peggio, tutto questo è avvenuto nella sostanziale indifferenza di tanti e tante, che hanno continuato a parlare o a scrivere in un certo modo: l’hanno fatto per abitudine, per scarsa consapevolezza o seguendo la convinzione che i problemi da affrontare fossero ben altri.

Occorre imparare a maneggiare con cura le parole, perché certe situazioni possano davvero cambiare. È importante farlo nella vita quotidiana come sui mezzi d’informazione, nel mondo della formazione come nelle attività delle istituzioni.

A oltre trent’anni dalla fondamentale ricerca sul sessismo nella lingua italiana curata dalla linguista Alma Sabatini, voci e esperienze diverse danno conto di un cammino tutt’altro che concluso verso la reale parità dei generi e le pari opportunità: occorre uno sforzo collettivo sul piano linguistico, politico, sociale e culturale per una comunità davvero plurale e inclusiva.

 

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