La castagna matta

“Dove? Volevo saperlo e sono andato a cercarli tutti, uno a uno, autista compreso, e con lui fanno dodici. Nei loro sonni, io li sono andati a trovare. Io, con i miei capelli neri e i piedi nudi. Mi sono seduto ai bordi dei loro letti, e sono stato lì, in silenzio, ad ascoltare. Ché gli alberi questo fanno bene, ascoltano.”

6,9914,00

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Dettagli titolo

ISBN libro

9788897604747

Pagine

194

Formato

Ebook – Amazon, Libro

Pubblicazione

Febbraio 2021

Autore

Mitia Chiarin

Mitia Chiarin

Sono nata in una giornata troppo afosa nell’agosto del 1970. Vivo e lavoro a Mestre ma la parte sinistra del mio cervello si è stabilita da tempo in Patagonia, dove mi piacerebbe un giorno far finta di invecchiare. Faccio la giornalista. Ho iniziato in radio e tv private, ora faccio la cronista al quotidiano “La Nuova Venezia”. Ma prima di diventare giornalista sono stata studentessa svogliata, ex sassofonista di banda municipale, ex raccoglitrice di pomodori. In fondo quel che mi piace fare è raccontare. Le vite degli altri e anche un pochino la mia.

“Buongiorno, mi chiamo Alberto, e sono un albero”.
L’incipit è fulminante, se consideri che non si tratta di un libro di botanica.
Questo libro è una storia d’amore tra un albero, che diventa uomo, e una donna, che dicono sia matta.
Una fiaba per adulti che ci ricorda chi siamo e cosa possiamo fare, attraverso il ciclo dei vinti, di quelli che si sono accontentati. Mitia Chiarin ci porta a spasso nel nord-est. La locomotiva italiana, il luogo della produzione e della piccola impresa non soccombe sotto la crisi che morde, resiste ma fa tanta fatica.

Una fiaba che riproponiamo in riedizione con un nuovo capitolo, duro, brutale violento. Il racconto dello sgretolarsi della vita e di quel mondo che rendeva Marghera un baluardo. Adesso siamo tutti più soli, indifesi, adesso tutti noi dobbiamo reinventarci. La droga, la solitudine, le domande senza risposta. Un ritratto feroce e puntuale. Un racconto della contemporaneità che si dipana a partire dall’amore fraterno.