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Ciao Ezio

La storia di Blonk comincia una mattina in un bar, quando ci siamo detti che ci piaceva fare gli editori.

Poi siamo andati a Roma, a capire come si fa a fare gli editori, abbiamo fatto il corso, e ci siamo accorti che non mancava tanto tra le cose che avevamo pensato e le cose che andavano fatte.

E l’abbiamo lasciata lì.

Poi un giorno, era primavera e c’era il sole, si stava grigliando, in un giardino, in provincia, ed eravamo in tanti. Beh, il presidente (sempresialodato) si è messo a raccontare il nostro progetto.

Quel giorno lì c’era Ezio, e quel giorno lì Ezio, che ha mangiato pane ed editoria tutta la vita, ci ha detto che il progetto era buono, molto buono.

L’ultimo barlume di dubbio è stato fugato, siamo partiti, abbiamo completato la compagine sociale ed Ezio è diventato il nostro direttore commerciale.

Ezio non c’è più, la chiamano morte improvvisa, era in barcè sul “suo” fiume con i suoi amici. Non c’è stato niente da fare, nonostante la barca di appoggio e l’arrivo rapidissimo dei paramedici.

Ezio era un uomo buono, aveva tante passioni, ma soprattutto, soprattutto, era un collante naturale tra le persone. Lo abbiamo visto al suo funerale, c’erano tutti, persone disparatissime, tutti con gli occhi rossi e il cappello in mano, in un silenzio irreale, a rendere l’ultimo omaggio al nostro amico, ad abbracciare Elisa, Alice e Irene.

Ezio era un vogatore ed un rugbysta, e c’erano vogatori e rugbysti a salutarlo. E avevano tutti gli occhiali da sole. Noi omoni grandi e grossi piangevamo, tutti. Un barlume di sole ci ha accarezzato e ha fatto finta di giustificare i nostri occhiali scuri, in fondo eravamo tutti un po’ buffi.

Ezio voleva che le cose andassero meglio; ma non si lamentava del mondo storto: con calma e pervicacia, provava a raddrizzarne un pezzettino, un po’ per volta, mettendo insieme le persone, provando a progettare delle cose.

Ezio aveva grandi passioni, l’enogastronomia e il fiume, l’editoria, il rugby. Era un uomo leggero, nonostante il suo altalenante quintale, era bravo a raccontare storie, era un entusiasta, se ci credeva, piano piano, arrivava in fondo.

Ezio è stata una delle menti di Blonk, ci ha creduto fin dal primo momento ed è stato tra quelli che al momento di rilanciare lo ha fatto, con slancio e generosità. Spalle larghe e cuore generoso.

È passato solo qualche giorno e ci manchi già, tanto.

Ciao Ezio.

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