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La musica difficile non è poi così difficile: Gianluca Di Ienno

Continua la serie di appuntamenti con cadenza casuale, ma non troppo, insieme a Igor Ebuli Poletti, musicista e agitatore culturale appassionato di jazz (oltre che direttore della nostra collana Sotto le stelle, dedicata ai musicisti di jazz e musica contemporanea), e Lele Rozza, direttore editoriale di Blonk editore e curioso aspirante conaisseur. I due, che hanno dato vita al format La musica difficile non è poi così difficile, si trovano infatti ogni quindici giorni circa in diretta sul canale Facebook della casa editrice (https://www.facebook.com/Blonkeditore) in compagnia di musicisti straordinari, con l’obiettivo di dimostrare che la musica colta è molto meno spaventosa e molto più godibile di quanto non si immagini. Ogni puntata (ormai già la quinta) ruota intorno a un talentuoso musicista.

Gli appuntamenti precedenti, molto seguiti e ben recensiti, hanno visto protagonisti musicisti di altissimo livello, tra cui Roberto Frassini MonetaAlberto PintonEloisa Manera e Davide Bussoleni.

Per la quinta serata, Domenica 21 marzo alle 21, il protagonista sarà Gianluca Di Ienno.

foto dell'ospite di musica difficile - Gianluca Di Ienno

Pianista, organista, tastierista, composer e producer, è uno dei talenti italiani presenti sulla scena musicale internazionale, grazie alla sua sensibilità, a una sua estetica personale e alla capacità di spaziare tra diversi generi musicali. È sideman e collaboratore da diversi anni di numerose case discografiche e ha rilasciato quattro album come leader e co-leader, collaborando con numerosi artisti. Ha portato la sua musica jazz in quasi tutto il mondo e ha condiviso il palco con musicisti come Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Mauro Negri, Tino Tracanna, Andrea Dulbecco, Max Furian, Enzo Zirilli, John O’Gallagher, Bjørn Solli e molti altri.

Gli appuntamenti di La musica difficile non è poi così difficile sono, insomma, una grande occasione per poter parlare di musica in modo libero, non banale e anche per ascoltare tre brani commentati da chi la musica non solo la sa, ma la fa.