Slawka G. Scarso con la sua raccolta di racconti “Mani buone per impastare” (Blonk, 2014) si è aggiudicata l’edizione 2016 del premio Castelli di Scrittori. Un successo che la squadra di Blonk festeggia con la sua autrice e dedica ai suoi lettori. Un premio significativo soprattutto per la qualificata giuria che lo ha assegnato: Francesco Pacifico, scrittore, responsabile redazione Nuovi Argomenti; Alessandra Penna, editor narrativa italiana Newton Compton editore; Christian Soddu, editor West Egg Editing § Oltre; Maria Cristina Guerra, agente letterario Agenzia Grandi e Associati; Massimiliano Catoni, editor freelance.
Il libro è una raccolta di racconti, si narrano vicende di convivenza in condominio, in stile Max Aub, quello di delitti esemplari. Sono storie nere, nella loro apparente solarità. Storie di persone nascoste dietro la loro rispettabilità e normalità, persone grottesche, a tratti crudeli. Un continuo altalenare tra atmosfere della bella famiglia italiana e storie torbide, brutali. I racconti sono cortesi, fini, allusivi. Ci sono atmosfere, stralci, frammenti di immagine; non c’è spazio per lo splatter o per il facile sensazionalismo. C’è tensione, costante, intensa. Una ricerca che sembra voler offrire le lenti per decrittare l’ipocrisia: l’ipocrisia dietro le porte blindate e i gerani alle finestre.