Mahmoud è un nome di fantasia ma la sua storia è reale, così come lo sono quelle delle persone che attendono un documento che permetta di cominciare una nuova vita in un luogo sicuro. In 160 lettere a Mahmood che tessono un dialogo fitto su ciò che accade durante l’attesa al Centro, la narrazione incrocia storie di chi richiede asilo, di chi controlla e di chi decide.