Un misterioso prurito al naso, una sindrome mai vista. La medicina brancola nel buio. Dal 20 gennaio il romanzo di Cristiano Micucci in una nuova edizione per i #10annidiBlonk.
Era il 2015 quando Cristiano Micucci immaginava la storia di Amedeo, comune padre di famiglia con villetta e giardino, che imprevedibilmente viene colpito da una sindrome sconosciuta che lo porta a emettere portentosi e potenzialmente catastrofici starnuti. Una storia surreale, in cui la vena umoristica dell’autore si esercita sul tema del What if? (Cosa succederebbe se…?) giocando con le nostre paure e idiosincrasie.
Sette anni dopo, come scrive proprio l’autore nella nuova postfazione, assistiamo alla vendetta della realtà che, impermalosita dall’essere stata superata dalla fantasia, si vendica imponendoci una inimmaginabile (almeno fino al gennaio 2020) pandemia.
Torna quindi in libreria, in edizione riveduta e aggiornata in occasione dei 10 anni di Blonk editore, “Eccì” il divertente romanzo del marchigiano Cristiano Micucci, autore televisivo e teatrale.
Una lettura che oggi prende un colore tutto diverso e che si direbbe, se non necessaria, sicuramente consigliabile: in questi tempi di virologi in tv, ideologismi sterili e follie da social network, l’umorismo si rivela una dirompente arma di difesa dall’ansia e dall’isteria collettiva, riportandoci al buon vecchio caro senso critico.
«Con Eccì ho fatto così. Ho preso il mondo che conosciamo e ho ruotato verso destra solo la manopola che regola la potenza degli starnuti. (…) Non ci vuole poi molto per far diventare il reale surreale. Solo che la realtà, si sa, è permalosa e vendicativa, e odia non stare al passo con l’immaginazione»

